martedì 2 ottobre 2012

Buoni musulmani crescono…



Mentre nel mondo si protesta ( e a ragione, senza mai giustificare la
violenza!) contro il video che prende in giro il profeta Maometto, con
un gruppo di ragazzi rientro in macchina a Moissala. Ad un certo punto
non so bene dove passare per via di fango e acqua. Ci provo. Ma una
ruota affonda. Via le scarpe, ci mettiamo tutti a spingere nel fango.
Solleviamo la macchina per cercare di mettere dei bastoni sotto le
ruote. Con le mani cerchiamo di tirar fuori acqua e fango. Niente da
fare!

Proviamo anche a svuotare la macchina dei sacchi di riso e dei bagagli
per alleggerirla. Dopo un’ora siamo sfiniti. Quasi ci arrendiamo. Nel
frattempo sono passati uno-due-diversi contadini in bicicletta o a
piedi. Hanno guardato e tirato dritto. Un po’ come il sacerdote e il
levita della Parabola (Lc 10,25-37). Proprio quando non ce la facciamo
più arrivano due musulmani in bicicletta. Si fermano, guardano la
situazione. Macchina incastrata e gente ricoperta di fango fino nei
capelli. Cominciano in arabo a dirigere le operazioni. Ci indicano
come fare. Alcuni sollevano e altri spingono. Conoscono bene l’arte
del commercio e le condizioni delle macchine strapiene che portano la
merce. Anche loro si tirano su le maniche. Li vedo sudare come dei
matti nei loro lunghi vestiti. Si sporcano le mani e i piedi con noi e
ci tirano fuori.

Quando la macchina riparte scoppiamo in un urlo di gioia: “Adil
maruai!”. Bene, ce l’abbiamo fatta! I nostri amici sorridono felici e
riprendono le biciclette. Li chiamo e offro loro due pezzi di pane. Mi
guardano, alzano le mani, ringraziano e dicono: “Va bene così”. Non
hanno preso nulla! Ancora una volta e gratuitamente i nostri fratelli
musulmani hanno fatto causa comune con noi. Non è questo il regno di
Dio? Non è questo molto più del dialogo tra religioni? Questo è lavoro
tosto tra le religioni!

Nessun giornale o radio scriverà di questo. Farà più audience la
violenza contro questo o quel cristiano in Africa e nel mondo. Ma
intanto noi, in fondo al Ciad, lontani dai riflettori, stiamo facendo
le prove per cambiare il mondo.

Nessun commento:

Posta un commento