Perche' questo dettaglio sul luogo della crocifissione? E' molto importante...perche' nel momento della morte dell'uomo di Galilea c'e' gia' sintomo di resurrezione. Chi vive appassionato passa dalla morte per vivere all'infinito! Muore davvero per risorgere. Cosi' Lui e cosi' anche noi. Giardino e' luogo di vita...quella vita degli inizi del giardino della Genesi. Quel giardino che noi stiamo calpestando e che grida all'umanita' il sogno di essere rispettato. Cosi' e' il giardino Madre terra.
Di giardini e campi a non finire ne vedo tanti nelle mesetas tra Burgos e Leon. Trascorro il sabato santo a ripensare a quanti dettagli di vita ci sono dentro le morti di oggi. A quanti appassionati al mondo che prendono a cuore i crocifissi di oggi: migranti, sfollati, popoli dimenticati dalla storia, bambini soldato e sfruttati nel lavoro, ragazze di strada, la gente di Gaza " prigione a cielo aperto", il popolo saharawi, quello curdo...i libici e gli yemeniti di oggi. Il popolo centrafricano e quello sud sudanese. I nostri giovani ciadiani.
In ogni situazione massacrante ho sempre trovato persone che si spendono davvero per gli altri...maman Isa ad Abeche con i carcerati, Emmanuel Nerbe' con i piu' poveri dei villaggi a sud del Ciad, maman Denise a Guereda con i vicini musulmani. E tantissimi testimoni del Vangelo che rivelano il vero volto di Dio. L' amore incondizionato.
In questi giorno di Pasqua ricordo e affido in modo speciale fratelli e sorelle rapiti in giro per il mondo per l'amore del Vangelo: Paolo Dall'Oglio in Siria, Gigi Maccalli in Niger e Silvia Romano in Kenya. Il loro solo esempio carica il cuore...
Ci sono storie di resurrezione dentro la morte...resurrezione che mette in cammino!
Se non vivo da risorto cosa me ne faccio della resurrezione di Gesu' di Nazaret? Non e' un racconto per bambini, cultura o tradizione. E' vita che chiede di essere accolta e interiorizzata. Per andare a scaravoltare il mondo! Se le nostre Eucarestie non infiammano i cuori...se i Vangeli letti e riletti non accendono passione in me cosa ci resto a fare il missionario? Per tirare a campare?
Essere cristiano per me non e' aderire ad una religione....lo condivido con tanti nel cammino. E' per me l' incontro profondo e radicalmente spiazzante con Gesu di Nazaret che mi cambia continuamente la vita. E mi fa vivere da appassionato.
Non so se sono cristiano. So che provo a camminare dietro al Figlio dell'Uomo...con fatica. Mi verrebbe da dire con Paolo dall'Oglio che "sono musulmano fin dall' infanzia per l'amore di Gesu' per tutti e quindi anche per j musulmani".
Oltre le religioni se non brucia dentro il fuoco della giustizia e del sogno di Dio sulla terra non sarebbe meglio per me andare a fare dell' altro?
Che questa Pasqua accenda in me e in te, in noi, il fuoco della passione per un'umanita' radicalmente nuova e finalmente giusta. Che si costruisce a partire dai nostri cammini radicalmente scaravtati dal Vangelo. Passo dopo passo...in direzione ostinata e contraria...
Solo cosi' sara' Pasqua buona e...
Solo cosi' potremo vivere da risorti nel Risorto!