La piccola comunità cristiana di
Guereda nasce nel 2005 quando un primo gruppo di cristiani del sud arriva in
soccorso dei profughi che scappano dalla guerra del Darfur. Papà Djibrine e
Mama Denise, i veri pilastri, fondano la comunità “Saint Michel et Joseph di
GUereda” assieme ad una decina tra cattolici e protestanti. Lui da giovane era
musulmano e all’età di 30 anni l’incontro con Gesù di Nazaret e col Vangelo gli
cambia la vita. Agli inizi pregano insieme in grande spirito ecumenico uniti
dalla fiducia in Gesù di Nazaret. Non avendo possibilità finanziarie si
incontrano in un aula della scuola elementare che diventa la prima “cappella”.
Col
passare del tempo cercano un terreno per costruire un hangar(capannone) e qui
cominciano i guai: la popolazione locale interamente musulmana non è abituata
ad altre presenze religiose e cerca in tutti i modi di impedire ogni
costruzione. Ottengono un primo terreno ma sarà loro negato il permesso di
costruire. Non si danno per vinti e ottengono un secondo terreno ma è troppo
vicino al cimitero musulmano e niente da fare. Il sultano di Dar Tama, con sede
a Guereda, si oppone con tutte le sue forze.
La
comunità cristiana non si arrende e chiedono ospitalità all’ong JRS, il
Servizio dei Gesuiti ai rifugiati. Costruiscono un hangar nella sede dell’ong e
per cinque anni si ritrovano lì per pregare e per organizzare la comunità. Nel
frattempo si separano dai fratelli e sorelle protestanti: troppo diversi il
modo di pregare e di intendere la vita cristiana. La divisione è indolore e le
relazioni restano buonissime al punto che celebrano ancora insieme le grandi
feste.
Col
passare del tempo arriva il momento di realizzare il sogno: acquistano un
terreno a nord del villaggio di Guereda e chiedono aiuto per costruire una
cappella. La Caritas di Parma risponde all’appello e grazie ad un lascito di
Emma Bandini di Sissa, Parma, si possono cominciare i lavori. Contribueranno
anche tantissimi amici di Parma e di tutta Italia. Nel frattempo la comunità
cristiana “Saint Michel e Joseph” di Guereda si impegna a costruire due sale
per la biblioteca e per l’alfabetizzazione. Due servizi preziosissimi per tutta
la popolazione del villaggio e dei dintorni. I lavori intanto sono appena
cominciati.
Domenica
18 maggio alla presenza del Vescovo Henry Coudray, delle autorità civile e
religiose abbiamo celebrato le benedizione della cappella. Il pastore
protestante e tanti fratelli e sorelle della sua comunità erano presenti. Anche
alcuni musulmani non si sono persi l’evento: a loro il Vescovo ha rivolto
parole di speranza e di dialogo vero. Citando il Corano Coudray ha invitato
cristiani e musulmani a gareggiare nelle buone opere e ha ribadito che
qualunque fede vissuta con sincerità, convinzione e autenticità aiuta le altre
ad essere vissute con le stesse caratteristiche.
Durante
la Messa abbiamo avuto la gioia di celebrare un battesimo, un matrimonio e sei
cresime. Per ritrovarci poi a tavola con riso e agnello per tutti. In serata un
grande concerto con le corali delle due comunità cristiane, cattolici e
protestanti, di Guereda.
Il
cammino è ancora lungo e in salita. Certo un passo importante è stato fatto ma
restano da costuire le “pietre vive” cioè formare i cristiani e far loro
gustare la bellezza della Parola di Dio che cambia la vita. Non a caso la prima
lettura di domenica scorsa ci parlava della “Parola che guadagna terreno”(At
6,7). L’unico modo per costruire vite e sogni indistruttibili. I veri tesori che
“né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano” (Mt
6,20)
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