Sabato 2 maggio alle 8 del
mattino ci siamo ritrovati al nostro Centro Culturale “Foyer des Jeunes”.
Leaders cristiani, protestanti e cattolici e leaders musulmani. Attorno all’unico
tavolo della cultura della pace. Sono
risuonati versetti del Corano e della Bibbia, ascoltati con grande rispetto e
attenzione. Abbiamo parlato del mondo più umano e più giusto che vogliamo
costruire assieme, senza dividerci. “Non
riusciranno i potenti a divederci tra religioni! Restiamo uniti nel nome di Dio
e della pace!” ha tuonato qualcuno.
Tutti
contro il terrorismo e le guerre che infestano il mondo ci siamo sentiti un sol
cuore e una sola anima. Il Comitato Giustizia & Pace – Dialogo interreligioso
della nostra comunità cristiana ha organizzato così nel tempo di pasqua un
iniziativa che vuole diventare una tradizione. In vista di organizzare insieme
la giornata nazionale della Coabitazione Pacifica, il 28 novembre prossimo. Già
ci stiamo preparando e il Vescovo ci ha assicurato la sua presenza. Siamo in
cammino…
Nella
Bibbia e nel Corano risuona che la PACE è il nome di Dio: un buon punto di
incontro e di dialogo. Abbiamo lanciato altre proposte: lavorare insieme ad una
campagna contro il traffico dei bambini-pastori, una vera e propria schiavitù
di oggi in Ciad, proporre alle scuole un percorso tematico sulla cultura della
pace. Il Ciad che ha vissuto 30 anni di guerre intestine non ce la fa più a
pronunciare quella parola. Dappertutto tutti invocano pace anche se in
fondamenti, la giustizia e la verità ancora scricchiolano. La pace è ancora
molto fragile ma noi leaders religiosi abbiamo un compito molto importante. IL
Presidente del Consiglio Superiore degli Affari Islamici ha confermato che
incontri come questi rafforzano la nostra amicizia e fiducia. Dobbiamo allora
continuare con pazienza e costanza sulla via della pace. Mentre attorno a noi
si combatte: in Nigeria, in Sud Sudan, in DArfur, in Libia, in Centrafrica…
I
presupposti ci sono…alla fine un panino insieme e un bicchiere di the per
concludere l’incontro. I leaders musulmani mi hanno invitato ad andare dal Papa
e chidergli di fare di più per il dilogo e la pace tra religioni. Abdelkerim,
fratello e amico, mi ha confidato: “ Credo
che una personalità così come il Papa ha una forza grandiosa…e se si pronuncia
sulla pace e sull’incontro tra religioni il mondo lo ascolterà”.
Riuscirò
a incontrarlo?
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