Fermarsi, guardare il cielo la
sera anche se le zanzare morsicano i piedi…e ascoltare la Parola che appassiona
il cuore in terra musulmana….silenzio e incontro con Lui per due settimanea Oum
Hadjer, la “mamma della pietra” sulla strada verso Abéché…
A
orari regolari le donne della comunità cristiana mi portano da mangiare e da
bere…la sera un secchio con l’acqua per lavarmi..e così tornare all’essenziale..a
Lui che ha messo dentro il fuoco della sua Parola..come dice il profeta Geremia
(Ger 23,29). Appassionato mi rileggo i brani della prima alleanza e ci rivedo
tanto della nostra società e tanto dell’Islam…quel Dio che se meriti ti dà, e
se fai il male ti toglie…ma poi il nuovo soffio del Vangelo dove meriti o no il
vero volto di Dio è Gesù di Nazaret, Figlio dell’uomo, cioè uomo completo,
realizzato, uomo che ha imparato finalmente ad amare…e noi quando? La sera
prima di dormire mi rileggo quel capolavoro di Giovanni Vannucci “Cristo e la
libertà”…noi siamo solo un tassello incompleto del volto di Cristo e siamo
chiamato a ricostruirlo qui sulla terra…dentro abbiamo un soffio di eterno e di
infinito che ci fa vibrare dentro…bello eh? Se fossimo tutti un po’ più
coscienti che siamo chiamati ad eternità…all’infinito..il progetto di Dio che
diventiamo come Lui...
Tutto
attorno i canti dei muezzin e i miei vicini con la loro famiglia: Kojo e Bobjo
con le loro splendide figliole. La notte sotto la zanzariera provo a dormire in
una vecchia stanza…il caldo a volte è insopportabile annuncia la pioggia…quando
arriva batte sulle lamiere e sembra che sia sventrando la stanza. Poi torna il
fresco e si respira…
Al
mattino eucarestia con la gente alle 6 e poi ascolto, riposo, calma e tanta
tanta Parola di Dio che più ti addentri
più ne senti il gusto…la vita sembra prendere più sapore..è come entrare
più nel cuore, nella prospettiva, nei sogni di Dio….
Verso sera una passeggiata per
bere acqua, sgranchire le gambe…un giorno due amici musulmani sulla strada mi
invitano a prendere un the con loro…non li avevo mai visti…mi siedo, assaporo,
gusto, parliamo in arabo….non è questo l’incontro con l’Islam che non si
conoscerà nel mondo intero? Non è questa forse la risposta alle barbarie che
arrivano da est?
Io credo un po’ di più che Dio ha
anche il loro volto e dobbiamo ricostruire l’insieme e per farlo dobbiamo farlo
insieme…
Al ritorno ad Abeche incontro un
amico imam che mi insegnerà l’arabo letterario e …domani si comincia. Comincia
un nuovo mondo di relazioni nuove... di
donne e uomini nuovi…
Aprirò nel deserto una strada…non
ve ne accorgete? (Is 43,19)