venerdì 28 agosto 2015

Ripartendo...verso il sogno di Dio




Carissime/i un abbraccio a tutte/i con la gioia del Vangelo.
Proprio quella che ci ha portato due anni ad aprire una nuova comunità comboniana al nord-est del Ciad al confine con il Sudan e la travagliata zona del Darfur. Siamo in tre: padre Abakar dal Sud Sudan, il diacono Bernard dal Congo e io. Come piccola presenza proviamo ad essere nel grande oceano musulmano, il 97% della popolazione, quello che voleva Gesù per i suoi discepoli: il sale della terra e la luce del mondo. Ci proviamo, con tutti i nostri limiti! E ci sentiamo accolti e protetti dal mondo musulmano. Volti e storie che ora hanno un nome. Viviamo insieme nel quotidiano e anche collaboriamo e lavoriamo insieme nella scuola, nel centro culturale e nei progetti di sviluppo. Hanno ben capito che noi non cerchiamo proselitismo e conversioni ma, in punta di piedi, proviamo ad essere un piccolo segno di fratellanza universale. E questo è davvero possibile! Con anche difficoltà e barriere in due anni abbiamo rinsaldato quelle belle condizioni per l’incontro ed il dialogo che i gesuiti prima di noi avevano preparato per 60 anni. Abbiamo bisogno innanzitutto noi di convertirci! Non all’islam…ma all’umanità, per essere uomini e poi anche cristiani più veri e più autentici…
Abbiamo una comunità cristiana formata da 18 piccole comunità in un territorio di oltre 200.000 Km² esteso su 6 regioni! Siamo sempre in viaggio per visitare e incoraggiare le piccole comunità cristiane e non farle sentire sole in condizioni molto dure come caldo estremo del deserto e forte escursione termica, pochissima acqua, molto tifo e malaria. Ma non ci arrendiamo perché è proprio Dio il primo a non arrendersi! Proviamo a creare sempre buone relazioni con i fratelli e sorelle musulmani. Organizziamo seminari di studio e incontri sul tema della cultura della pace, molto sentito qui dopo 30 di una guerra che lascia ancora profonde e aperte ferite.
Accompagniamo con la nostra presenza e amicizia i rifugiati del Darfur: 300.000 nella nostra comunità cristiana da dieci anni! Proviamo a portare avanti progetti di sviluppo legati alle scuole, all’acqua e alla generazione di reddito. Come il sostegno a due associazioni di donne musulmane che ci chiedono macchinari per produrre olio di arachidi e tessere abiti.
Per noi annunciare la buona notizia del Vangelo significa gridare con la vita la gioia di esserci qui e insieme costruire il sogno di Dio…nel nostro piccolo quelle condizioni di pace, giustizia e fratellanza universale…così urgenti al mondo di oggi. L’anelito profondo di tutti…ma da scavare e tirar fuori!
                Sappiamo e sentiamo che ci siete anche voi e tanti altri ad accompagnarci, sostenerci, incoraggiarci…e noi andiamo avanti con la gioia di chi sa che la missione è Sua!  Proviamo ad essere le sue mani e le sue gambe per ricostruire questa nostra umanità così ferita. Recuperiamo insieme l’incanto perduto e il sogno di un mondo radicalmente altro dove al centro c’é il Dio della vita che vuole vita degna per tutti e non il dio denaro!

Vi abbraccio forte nel Dio della vita,
e porto il vostro abbraccio di pace alla nostra gente…
Vostro amico e fratello nel cammino
Filo

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