venerdì 15 maggio 2015

Passi di pace...



                  Sabato 2 maggio alle 8 del mattino ci siamo ritrovati al nostro Centro Culturale “Foyer des Jeunes”. Leaders cristiani, protestanti e cattolici e leaders musulmani. Attorno all’unico tavolo della cultura della pace.  Sono risuonati versetti del Corano e della Bibbia, ascoltati con grande rispetto e attenzione. Abbiamo parlato del mondo più umano e più giusto che vogliamo costruire assieme, senza dividerci. “Non riusciranno i potenti a divederci tra religioni! Restiamo uniti nel nome di Dio e della pace!” ha tuonato qualcuno.
                Tutti contro il terrorismo e le guerre che infestano il mondo ci siamo sentiti un sol cuore e una sola anima. Il Comitato Giustizia & Pace – Dialogo interreligioso della nostra comunità cristiana ha organizzato così nel tempo di pasqua un iniziativa che vuole diventare una tradizione. In vista di organizzare insieme la giornata nazionale della Coabitazione Pacifica, il 28 novembre prossimo. Già ci stiamo preparando e il Vescovo ci ha assicurato la sua presenza. Siamo in cammino…
                Nella Bibbia e nel Corano risuona che la PACE è il nome di Dio: un buon punto di incontro e di dialogo. Abbiamo lanciato altre proposte: lavorare insieme ad una campagna contro il traffico dei bambini-pastori, una vera e propria schiavitù di oggi in Ciad, proporre alle scuole un percorso tematico sulla cultura della pace. Il Ciad che ha vissuto 30 anni di guerre intestine non ce la fa più a pronunciare quella parola. Dappertutto tutti invocano pace anche se in fondamenti, la giustizia e la verità ancora scricchiolano. La pace è ancora molto fragile ma noi leaders religiosi abbiamo un compito molto importante. IL Presidente del Consiglio Superiore degli Affari Islamici ha confermato che incontri come questi rafforzano la nostra amicizia e fiducia. Dobbiamo allora continuare con pazienza e costanza sulla via della pace. Mentre attorno a noi si combatte: in Nigeria, in Sud Sudan, in DArfur, in Libia, in Centrafrica…
 
                I presupposti ci sono…alla fine un panino insieme e un bicchiere di the per concludere l’incontro. I leaders musulmani mi hanno invitato ad andare dal Papa e chidergli di fare di più per il dilogo e la pace tra religioni. Abdelkerim, fratello e amico, mi ha confidato: “ Credo che una personalità così come il Papa ha una forza grandiosa…e se si pronuncia sulla pace e sull’incontro tra religioni il mondo lo ascolterà”.
                Riuscirò a incontrarlo?

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