lunedì 16 settembre 2013

"Chiediamo solo di risparmiare vite umane..."





Situazione estremamente insostenibile alla prigione di Am Sinene a N’Djamena

N’Djamena, 13 settembre 2013 – testimonianza anonima

Il primo problema é innanzitutto la malnutrizione degradante dei prigionieri. I viveri destinati a loro prendono spesso un altra strada ed escono a favore delle famiglie delle guardie. IL cibo é immangiabile e in alcuni casi i prigionieri restano a lungo senza niente e alcuni sono morti senza constatazione e diagnostico per determinarne la cause.

I prigionieri prendono a carico la pulizia del cortile e dell’evacuazione degli escrementi. Certi prigionieri sono costretti a defecare all’aria libera per mancanza di toilette. I detenuti sono circa 1500 per un carcere che ne puo contenere al massimo 500.

Il modo di alloggiare i detenuti é incredibile: in una cella di 4 metri per 4 dormono dalle 68 alle 75 persone mentre in unno stanzone, lo chalet, ci sono oltre 100 persone che dormono sdraiati uno sopra l’altro. Si lasciano dormire gli anziani coricati e gli altri come possono.

La cucina, dietro la grande costruzione, accoglie dei prigionieri duarante il giorno. A fianco ci sono delle celle che assorbono tutto il calore durante la giornata per via della preparazione degli alimenti. A causa anche del fumo delle sigarette l’aria é compressa e manca l’ossigeno. Nel periodo più caldo non si respira. I cuochi poi continuano tutto il tempo a far bruciare la legna per ottenerne del carbone da vendere e cosi le pareti sono roventi. Abbiamo informato gli agenti e i responsabili di costruire la cucina in altro luogo per risparmiare la vita ai prigionieri ma le nostre istanze non sono mai state prese in considerazione.

Spesso le domende di cure mediche sono rigettate in blocco.

Molti prigionieri restano mesi e mesi fino a 2 anni e mezzo senza comparire davanti al giudice d’istruzione per l’udienza. Certe donne non hanno la possibilità di esprimersi perché nessuno le ascolta.
I familiari che vengono a visitare i loro prigionieri devono pagare da 200 franchi CFA fino a 1000 (da 40 centesimo di euro fino a 1 euro e mezzo) per vedere i loro cari e passare loro qualche alimento. Le guardie vino sfruttando i prigionieri e la loro sofferenza

Tra il 23 e il 26 agosto 2013 cinque persone sono morte in carcere.

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